“Fare la tassista a Napoli mi piace. La città è bellissima. Lavoro a contatto con i visitatori e so quanto è amata questa città nel mondo. Un turista qui trova tutto quello che può desiderare. Il centro storico è unico e stupendo. Ci sono il mare e i panorami mozzafiato del Vesuvio, Capri e Posillipo, un clima mite, tesori artistici e archeologici e una cucina fantastica. Un grande fascino che dura tutto l’anno, dall’estate, con il via vai per le isole e la penisola Sorrentina, all’inverno, con la magia del Natale. Certo, ha i suoi difetti, come tutte le grandi città, ma poterla vivere e girare ogni giorno è una grande esperienza e un privilegio”.
Racconta così la sua esperienza da tassista a Napoli, Laura Balzamo, socia di Consortaxi Napoli 081.22.22, che quest’anno si racconta al blog del Consorzio in occasione del Marzo Donna 2021. Consortaxi Napoli è vicino ai bisogni delle proprie socie donne.
“Lavorare con Consortaxi Napoli – racconta Laura – è una bella esperienza. Sbaglia chi pensa che fare il tassista sia un lavoro per soli uomini. A me piace guidare. Credo che il detto ‘donna al volante pericolo costante’ sia un luogo comune sbagliato. Dal punto di vista della professionalità non c’è nessuna differenza con i colleghi uomini”.
Com’è essere una tassista a Napoli?
Siamo negli anni Duemila e molti stereotipi del passato non ci sono più. Certo, io mi confronto con un’utenza variegata. C’è chi ancora guarda con diffidenza una donna alla guida di un taxi. Ma è una piccola minoranza. Ma sono di più quelli che ci apprezzano e ci incoraggiano a continuare a lavorare bene e questo ci fa sempre piacere. Il rapporto con i colleghi uomini poi è ottimo. Il Comune di Napoli ci viene incontro anche per l’organizzazione del lavoro, per esempio, con la possibilità di poter scambiare i turni, lavorando principalmente nella fascia 8,30-18, che mi consente di poter fare anche la mamma.
Ci sono molte tassiste mamme nel Consortaxi?
La maggior parte di noi ha figli, in alcuni casi anche piccoli. La flessibilità sugli orari ci consente di poterci prendere cura di loro, accompagnarli a scuola la mattina e terminare l’orario di lavoro in tempo per la cena. Altre poi necessitano anche di accudire i propri genitori anziani. Quest’attenzione per le donne credo sia importante. Anche per questo iniziative a favore delle donne vanno, secondo me, incoraggiate e sostenute per tutto l’anno, non solo in occasione della festa della donna dell’8 marzo o della giornata contro la violenza del 25 novembre. Non ci dovrebbe essere bisogno di ricordare che la donna non è un oggetto e su di lei non va usata violenza.
Com’è Napoli vista dal taxi?
Napoli è una città splendida, ma anche caotica, e questo fa parte del suo fascino. Se dovessi dare qualche consiglio per migliorare la vivibilità, chiederei un maggior rispetto delle corsie preferenziali, ma anche delle altre norme del codice della strada. Rispettare le regole rende la vita migliore, ma a volte può anche salvare una vita, evitando gli incidenti.
Che impatto ha avuto la pandemia del Coronavirus sul vostro lavoro?
Purtroppo, un impatto devastante come per molti altri settori. È importante sconfiggere la pandemia al più presto, affinché possa ripartire il turismo che è il motore della nostra economia. Gli aiuti statali e regionali non sono sufficienti a coprire le perdite. Noi tassisti non ci siamo mai fermati. Abbiamo lavorato anche durante i mesi difficili del lockdown, accompagnando i passeggeri in città, chi doveva lavorare, i medici e gli infermieri. Abbiamo garantito il servizio pubblico mettendo a repentaglio anche la nostra salute. Non è una cosa facile. Dietro ogni autista di taxi c’è una famiglia, ci sono dei bambini. La mia speranza è che possiamo essere vaccinati il più presto possibile. Sarò la prima ad esporre sul mio cruscotto autista vaccinato. Così possiamo uscire fuori dal tunnel del virus che stiamo vivendo e tornare a vedere la luce.